ARONA - 14.12.2015 - “Jobs Act - Dal contratto
a tutele crescenti alla riforma degli ammortizzatori sociali”: ecco il tema affrontato l'altra sera all'hotel Concorde per iniziativa dell'Ordine dei consulenti del lavoro della provincia di Novara in collaborazione con la direzione territoriale del lavoro di Novara e Vco. Il presidente del Consiglio provinciale dei consulenti Bartolomeo La Porta è intervenuto sul tema e ha approfondito i diversi aspetti della legge: ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro e politiche attive, adempimenti amministrativi inerenti pensioni e rapporti stessi di lavoro, tipologie contrattuali e attività ispettive e regolamenti riguardanti il periodo di maternità. "Questo decreto - ha evidenziato - è stato pensato dal governo Renzi per rendere il mercato del lavoro più trasparente e per rivitalizzare l’occupazione, soprattutto giovanile". Diego Fornara, capo area del coordinamento della vigilanza della direzione territoriale del lavoro di Novara e Vco, s'è poi soffermato sulla riforma delle tipologie contrattuali. "L’attesa in merito - come ha ribadito - era legata alla promozione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti quale strumento di contrasto all’abusata flessibilità, giudicata all’origine della precarietà dei rapporti di lavoro. Nello specifico, l’intervento più incisivo tra le riforme ha riguardato il contratto di lavoro a progetto. A fronte della sua formale cancellazione, è da registrare, tuttavia, una certa apertura verso forme sostitutive, sempre nell’ambito delle prestazioni coordinate e continuative. E al decreto sono sopravvissute le altre forme contrattuali cosiddette atipiche, quali il lavoro a chiamata e quello accessorio".
A chiudere l’incontro è stata l'ispettore del lavoro Iva Michi che ha relazionato su “Maxi sanzione, lavoro nero e sospensione attività imprenditoriale”. Il Job Act ha portato, infatti, a una profonda rivisitazione della cosiddetta “maxi sanzione per il lavoro nero”: è stata, infatti, superata la visione che scomponeva la sanzione in una parte proporzionale e una fissa giornaliera, in favore di un sistema che si articola in tre ipotesi, graduate secondo la durata del rapporto irregolare.