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polizia dicembre 2015 rapina
VERBANIA – 12.12.2015 – Traditi dal gps.

È stata l’autostrada di Milano il capolinea della rapina compiuta a Arona da Riccardo Birriolo e Mendaoudi Driss. I due, 37enni residenti nel Milanese, il 17 settembre scorso avvicinarono di fronte a un bar di corso Torino un operatore della Cirsaget, società che gestisce macchinette e videogiochi. L’uomo aveva appena prelevato dall’esercizio pubblico l’incasso e s’apprestava a riporlo nella cassaforte del furgone. I due l’avvicinarono puntandogli un coltellino e, con la minaccia, si fecero consegnare il denaro (compreso il contante del portafogli), le chiavi del furgone e il telefonino. La scena, avvenuta nel primo pomeriggio in una strada affollata, attirò l’attenzione di alcuni passanti, rassicurati dai rapinatori sul fatto che si trattasse solo di una discussione per del denaro non restituito.

Con la refurtiva (circa 8.000 euro complessivi) misero in moto il furgone e imboccarono l’A26 diretti a Milano. Pensavano di avercela fatta ma ignoravano che il furgone montava un rilevatore gps. L’uomo rapinato, ripresosi dallo spavento, aveva avvisato il datore di lavoro e l’allarme era stato inoltrato alla polizia. Fu quindi facile per gli agenti intercettare il mezzo, fermarlo e arrestare i due rapinatori. Detenuti nel carcere di Monza, Borriolo e Driss, difesi dagli avvocati Antonio Caminiti e Samantha Sacchetti del foro di Monza, sono stati processati a Verbania con rito abbreviato. Il pm Laura Carrera ha chiesto per ciascuno una condanna a cinque anni, che il gup ha accolto.

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