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VERBANIA – 12.12.2015 – “La polizia guarda al futuro”.

È osservando le linee avveniristiche della questura, tutta acciaio e vetri, che il prefetto Alessandro Pansa, numero uno del corpo, ha trovato lo spunto per il messaggio con il quale ha accompagnato l’inaugurazione ufficiale della “casa” della polizia del Vco. “Ci siamo trovati negli ultimi anni a gestire i grandi numeri dell’immigrazione, svolgendo un ottimo lavoro, e a affrontare la minaccia di un terrorismo che s’è fatto stato e ci siamo fatti trovare pronti – ha detto –. Nell’ultimo anno i delitti sono calati del 10%, una percentuale forse non straordinaria ma frutto di un grande impegno e lavoro, anche sul territorio, dove vogliamo essere vicini ai cittadini”.

Prima di lui aveva parlato il “padrone di casa”, il questore Vincenzo D’Agnano – prossimo al ritiro per quiescenza – colui che ha ereditato l’opera e l’ha portata a termine. “Ringrazio i colleghi che mi hanno preceduto: Luigi Minchella e Salvatore Aprile – ha spiegato –. Oggi possiamo dire finalmente che a Verbania abbiamo ambienti adatti e sicuri per lavorare. A un certo punto c’era il dubbio che non saremmo arrivati in fondo, ma ci siamo riusciti risolvendo un problema che esisteva dall’istituzione della questura del Vco”.

 La cerimonia s’era aperta con l’arrivo di Pansa, il passaggio in rassegna al picchetto d’onore, il saluto alle autorità presenti (dall’onorevole Enrico Borghi al viceprefetto Michele Basilicata, ai sindaci di Verbania, Domo e Omegna) e, dopo la benedizione del vicario del Verbano don Roberto Salsa, il taglio del nastro effettuato insieme al primo cittadino verbanese Silvia Marchionini. 

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