VERBANIA – 10.12.2015 – Meno gare d’appalto, più contratti
a negoziazione diretta e cottimi fiduciari. Va nella direzione dell’elasticità, di tempi più stretti e della discrezionalità l’ultima proposta della maggioranza di centrosinistra che governa Verbania. All’ordine del giorno della prossima conferenza dei capigruppo, valida come Commissione istituzionale, è stata infatti inserita la proposta di modifica al regolamento comunale per l’affidamento di lavori, servizi e forniture in economia. In 10 articoli e 7 pagine la novità più significativa è contenuta nell’articolo 5, quello che stabilisce le soglie sopra le quali scatta l’obbligo della gara d’appalto. Una modifica alla legge nazionale sugli appalti datata 2011 ha elevato da 20.000 a 40.000 euro il limite per gli affidamenti senza gara, i cosiddetti cottimi fiduciari (nel rispetto dei principi di economicità e rotazione dei fornitori l’ente pubblico contratta direttamente con l’imprenditore). Nonostante il tetto, è facoltà di ogni comune imporre limiti più restrittivi – non, al contrario, più ampi – con un proprio regolamento, come accade a Verbania, dove la soglia di 20.000 è sempre rimasta tale. Almeno per ora, perché l’innalzamento a 40.000 e l’adeguamento alla legge cambierà tutto. In concreto ogni opera pubblica – specialmente le manutenzioni – o servizio di importo fino a quella cifra sarà affidato dal dirigente comunale preposto trattando con il fornitore e non tramite gara d’appalto.
La scelta di cambiare il regolamento giunge a pochi giorni dall’approvazione, in Consiglio comunale, della bozza di convenzione per l’istituzione della centrale di committenza, una sorta di maxiufficio appalti che si occuperà di gare pubbliche per Verbania e i piccoli comuni vicini (Aurano, Bée, Cambiasca, Caprezzo, Cossogno, Intragna, Mergozzo e San Bernardino Verbano) che non lo possono fare per legge. Quando tutti l’avranno ratificata, sarà necessario un nuovo regolamento che pensionerà quello in fase di approvazione.