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contratto elettori
VERBANIA – 03.12.2015 – C’eravamo tanto amati…

ma nemmeno troppo. Che Forza Italia a Verbana fosse un partito dilaniato da rancori e diatribe interne era un fatto noto. Ma la cronaca politica degli ultimi giorni ha alzato il livello della contesa. In settimana, approfittando della nomina del nuovo presidente del Consiglio comunale, Michael Immovilli, il “disobbediente” azzurro che il commissario provinciale Mirella Cristina (candidato sindaco e capogruppo di Fi) non riconosce come rappresentante a Palazzo Flaim del partito, ha chiesto a Marco Bonzanini di riprendere in mano la pratica “Forza Italia”, che altro non è che il braccio di ferro su chi tra Mirella Cristina e Lucio Scarpinato da un lato, e Michael Immovilli e Adrian Chifu dall’altro abbiano il diritto di fregiarsi del nome e del simbolo del partito di Silvio Berlusconi.

La questione, che il precedente presidente Diego Brignoli aveva chiuso a favore di Cristina perché sostenuta dal commissario piemontese del partito, Gilberto Pichetto, potrebbe riaprirsi. Intanto ecco un nuovo “caso”. La stessa Cristina, infatti, attacca apertamente Immovilli sollevando una questione di legittimità. Avendo egli, come presidente della società calcistica Victor Intra, presentato un ricorso al Tar contro il Comune per l’annullamento dei contratti di gestione degli impianti sportivi comunali (stadio, Renco, Possaccio e Fondotoce), secondo l’avvocato verbanese – e secondo la legge, cioè il Testo unico degli enti locali – sarebbe incompatibile con la carica di consigliere. Incompatibilità che, comunicata ufficialmente, dovrebbe comportare l’apertura di una formale contestazione. “Io incompatibile? Premesso che Cristina è stata fino a poco tempo fa l’avvocato di Enrico Montani e del Verbania calcio, quindi incompatibile lei – dice Immovilli – mi stupisco di questo attacco. Ho presentato ricorso al Tar contro atti dell’Amministrazione palesemente irregolari sui quali non si può sorvolare. Cristina, che sarebbe anche un consigliere di minoranza, anziché sostenere una posizione di legalità e trasparenza nell’interesse dei cittadini, se la prende con me facendo un favore al sindaco e alla maggioranza Pd”.

Resta ancora da chiarire la posizione di Scarpinato nei confronti del quale, dopo il presunto “inciucio” col Pd per la presidenza della Commissione Servizi alla persona, Cristina ha chiesto ufficialmente l’espulsione dal partito.

Dai quattro che erano a inizio di consigliatura (Cristina, Immovilli, Chifu e Scarpinato), di autentici rappresentanti di Forza Italia in Consiglio comunale ne rimane solo uno, Cristina.

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