VERBANIA – 26.11.2015 – “Vuole vedere dove gli spacciatori
nascondono la droga? Vada lì, dove ci sono i tre gradini…”. A richiamare l’attenzione del vicesindaco Marinella Franzetti è un residente della zona bassa di via San Vittore. Accanto a lui un’altra quindicina di persone, tra cui negozianti e esercenti che hanno chiesto un incontro all’Amministrazione per discutere dei problemi di sicurezza del parco Besozzi Benioli, l’area verde in centro a Intra che un tempo ospitava l’omonimo asilo nido e che è stata recuperata alla città.
Oggi, in un freddo pomeriggio d’inverno, il clima si scalda perché la gente è stanca, esasperata, e pretende risposte. “È da quest’estate che chiediamo inutilmente un incontro”, dicono elencando i problemi. Il principale è la mancanza di sicurezza, perché la zona è buia, ha più accessi su diverse vie (vicolo Ciancino, vicolo Jacchini, diretto e tramite la galleria commerciale su via San Vittore) e ben si presta come centrale dello spaccio di stupefacenti. Che, assicurano i residenti, c’è e è evidente e contro il quale non si fa nulla. Dove sono i vigili? si chiedono gli intresi che all’assessore alla polizia municipale, Giovanni Alba – anch’egli presente – esternano la sensazione di essere stati abbandonati. La polizia – sostengono – passa in auto una volta ogni tanto e gli agenti nemmeno scendono. Quello sugli amministratori è un pressing forte e ripetuto, al quale il vicesindaco Franzetti risponde come può: “C’è un problema di disagio adolescenziale in questa e in altre zone, come Santa Marta e il parco delle Cantelli. Stiamo lavorando con i servizi sociali e presenteremo un progetto educativo con Contorno Viola. Se c’è un problema di sicurezza il compito è delle forze dell’ordine. Chiamatele quando ci sono emergenze”.
Tra i residenti c’è chi vorrebbe la recinzione al parco e la chiusura notturna. “Assolutamente no, questo non lo faremo”, dice il vicesindaco che però promette impegno e attenzione. Qualche richiesta, per la verità, è esaudibile. La prima, immediata, è lo spostamento immediato della panchina posta sotto le finestre dell’hotel La Contrada e di alcune abitazioni: la notte i giovani che stazionano parlano con un tono che penetra nelle case e esaspera. Alba promette però più luce e telecamere. “Abbiamo i soldi a bilancio: interverremo – dice –. Nel portare la fibra ottica a Santa Marta aggiungeremo un paio di telecamere. E, sì, potremo potenziare l’illuminazione”.