TORINO – 18.11.2015 – Nel calcio dilettantistico piemontese
esiste un problema: la violenza. Dopo che a Castelletto Ticino, a fine settembre, un calciatore minorenne ha atteso l’arbitro fuori dallo stadio spaccandogli il naso e quattro denti con un calcio al volto, un nuovo episodio si registra sui campi di provincia. È accaduto domenica a Livorno Ferraris, in provincia di Vercelli, nel campionato di Prima Categoria girone C. Il match tra padroni di casa e il Valle Cervo Andorno è stato sospeso al 29’ minuto del secondo tempo perché il dirigente accompagnatore della squadra locale – quindi un tesserato che rappresenta la società – s’è alzato dalla panchina e s’è diretto verso il direttore di gara, un ragazzo molto giovane, che “dapprima spintonava con forza e subito dopo lo colpiva con un violento schiaffo alla guancia che gli procurava forte dolore nonché un sanguinamento all'interno della bocca per via dell'apparecchio dentale metallico di cui l'arbitro disponeva”, si legge nel rapporto del giudice sportivo. Per la magistratura sportiva si tratta di un “atto vile ed indegno di qualsiasi persona civile ma particolarmente spregevole perché compiuto da un dirigente sportivo tra i cui compiti ci sarebbe quello di coadiuvare l'arbitro per il buon andamento complessivo della gara”. Risultato di questo schiaffo è stato, per il Livorno Ferraris, la sconfitta 3-0 a tavolino e la squalifica per un anno del dirigente in questione.
L’episodio, come detto, non è una rarità, tanto che la Lnd piemontese ha cercato di correre ai ripari. Ravvisando un allarme volenza il comitato presieduto dall’ornavassese Ermelindo Bacchetta ha istituito il Corpo regionale dei commissari di campo, una sorta di task force formata da dirigenti che avrà il compito di monitorare e presidiare i campi piemontesi.