VERBANIA – 10.11.2015 – Chiedono un risarcimento simbolico
da devolvere per la città in nome della legalità e della trasparenza. Domani, all’udienza di firmopoli, tra coloro che chiederanno di costituirsi parte civile ci saranno anche Comunità.vb e Ncd. Lo annuncia una nota di Comunità.vb – già ammessa come parte offesa con Marco Parachini e Valentina Incerto – che spiega i motivi di questa “presa di posizione”. “Il minimo dovuto per una vicenda che, seppur con diverse gradazioni, è un danno per la democrazia e per l’immagine di Verbania”.
Un danno di immagine che sindaco, giunta e maggioranza non hanno ravvisato, raccogliendo le critiche dei due gruppi: “Il nostro ragionamento prescinde dagli imputati e dai partiti di appartenenza. In questa battaglia per la legalità e la trasparenza siamo rimasti soli”, affermano ricordando che è giacente una mozione di costituzione di parte civile da mesi. “Nessuno, soprattutto la maggioranza PD (quella che non ha esitato a istituire una Commissione d’indagine riservata su via Case Nuove basata sul nulla, finita in nulla e insabbiata) ha avuto il coraggio di affrontarla o addirittura di commentarla. Ci saremmo aspettati di sentirci dire che non andava bene, ma abbiamo ascoltato solo un assordante silenzio e abbiamo letto un unico, imbarazzante comunicato del PD in cui si riducevano le colpe a eccessi di generosità e a leggi troppo fiscali. Il PD, se qualcuno l’avesse dimenticato, è lo stesso partito che ha condotto una battaglia globale politica e giudiziaria contro le firme delle Regionali 2010. E che oggi tace. Tace anche il Sindaco, che anche senza la nostra mozione, per le stesse ragioni con cui si vuole costituire parte civile nel processo Montefibre (richiesta respinta), contro il vandalo che ha infranto una vetrina a Intra o gli ex volontari del canile che protestano per le modalità di affidamento del servizio, avrebbe potuto – dovuto – agire in autonomia e deliberare questa benedetta costituzione di parte civile.
Questa sera si riunirà il Consiglio Comunale. Troppo tardi per votare la mozione. E anche se saremmo curiosi di valutare le posizioni di ciascun consigliere al di là degli evidenti imbarazzi, aspettiamo fiduciosi almeno un cenno. Sarebbe onesto se Silvia Marchionini si alzasse e dicesse: no, siete fuori strada. Ma forse è chiedere troppo”.