VERBANIA – 24.03.2015 – Prenotazioni da tablet e smartphone, alimenti del commercio equo e solidale, lotta allo spreco alimentare e apertura del servizio ad altri comuni.
Sono queste le novità principali che si annunciano con il nuovo servizio di refezione scolastica che partirà dopo l’estate. Il 31 agosto scade il contratto tra la città di Verbania e Sodexo Italia e nei prossimi giorni verrà bandita la gara d’appalto per individuare il prossimo gestore. Gara che, nelle intenzioni della giunta, dovrà avere ulteriori elementi innovativi rispetto a quelli del passato.
Già oggi la mensa fornisce una certa quantità di prodotti bio e a “chilometri zero”, ma in futuro si chiede uno sforzo in più, come appunto l’introduzione di prodotti del commercio equo e solidale e iniziative mirate a ridurre lo spreco alimentare.
Oltre a queste novità di carattere sociale-educativo, il Comune è interessato a rivedere la parte di prenotazione e incasso dei buoni pasto anche con il ricorso alle nuove tecnologie e ai sistemi elettronici.
Un’altra possibilità allo studio è quella di fornire il servizio ad altri enti o comuni in cambio di una sorta di royalties a favore di Verbania. Il contratto, come quello precedente (2010-2015) avrà durata quinquennale e sarà aperto anche agli investimenti. L’azienda che presenterà un progetto per ampliare la cucina avrà un punteggio superiore.
La mensa centralizzata del Comune ha sede in corso Cairoli a Intra, nel complesso dell’ex collegio San Luigi. Giornalmente produce oltre 1.600 pasti che vengono consumati in loco o trasportati e scodellate negli altri istituti scolastici materni ed elementari della città.
L’appalto vale all’incirca 260mila pasti l’anno e oltre 90mila merende e economicamente si può stimare in circa sette milioni di euro nel quinquennio.
Dal nuovo bando l’Amministrazione comunale si aspetta più qualità, più innovazione, ma anche un risparmio. “Attendiamo due risultati – afferma il Sindaco SilviaMarchionini – il primo è un servizio migliore, più innovativo e di qualità che soddisfi i nostri piccoli utenti e le loro famiglie. L’altro la possibilità anche di avere una sensibile riduzione sul costo complessivo”.