Admiror Gallery: 5.2.0
Server OS:Apache/2.4.57
Client OS:Unknown
PHP:7.4.33
VERBANIA – 04.11.2015 – Un ricordo onesto
del passato e uno sguardo al futuro. Sono questi gli inviti con i quali il professore di Ornavasso Paolo Crosa Lenz ha chiuso oggi l’orazione ufficiale per il IV novembre, festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate. ”Solo con la verità una nazione diventa libera e può progredire”, ha affermato invitando a non temere il doloroso smantellamento della retorica dei mausolei per trasmettere ai giovani – oltre a un obbligatorio senso del dovere – un ricordo vero con valori veri. Nel centesimo anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale il suo pensiero è inevitabilmente andato per la tragedia che s’è consumata in Europa a inizio ‘900 con il “sacrificio obbligato” di tanti giovani, alcuni dei quali vestivano la divisa alpina del Battaglione Intra. La storia in quegli anni ha incrociato la nostra terra più volte perché è della Valle Anzasca il primo soldato italiano caduto in guerra (Giovanni Bionda di Vanzone), perché da noi in migliaia hanno costruito la linea Cadorna, perché la famiglia Cadorna ha le sue radici a Pallanza e perché fu l’Ossola – Rumianca per la precisione – a ospitare la prima fabbrica per la produzione di cloro e dell’yprite, le armi chimiche usate nelle trincee.
Quella tenutasi sul lungolago di Pallanza alla presenza delle autorità è stata una cerimonia stringata, senza i consueti discorsi dei politici e senza la consegna delle benemerenze, che s’è tenuta successivamente in prefettura perché – ha spiegato il viceprefetto Michele Basilicata – si temeva il brutto tempo. Le condizioni meteo non sono state una scusa perché tra i protagonisti di questo IV novembre ci sono stati gli insigniti della “Medaglia della Liberazione”, onorificenza per partigiani, ex internati nei lager nazisti e combattenti inquadrati nei reparti regolari delle Forze armate ancora in vita. I premiati hanno passato abbondantemente le ottanta primavere ma, pur piegati dall’età, non hanno mancato la consegna. Nel Vco sono tredici gli insigniti: Anita Azzari (Druogno), Eugenio Beltrami, Dino Begamasco, Renato Patera, Carlo Vergani, Mimmo Carmelli e Pierdomenico Oldrini (Omegna), Giovanni Crosa Lenz, Mario Parmigiani e Ugo Lometti (Ornavasso), Liliana Fossati (Baveno), Peppino Stefanoni (Domodossola) e Oreste Zaretti (Vogogna).
Oggi però è stata anche la giornata di quattro nuovi cavalieri al merito della Repubblica: il gioielliere ossolano Massimo Pietro Brizio, Paola Dell’Orto fondatrice di Agedo (Associazione genitori di omosessuali), Paola Gambetti Gramatica sottotenente della Croce Rossa e farmacista a Verbania, e il fotografo di Piedimulera Antonio Tancredi.