VERBANIA – 30.10.2015 – Neanche il tempo di esordire,
peraltro con una vittoria, che già è finito nell’occhio del ciclone. Daniele Massoni, ex direttore generale della Virtus Verbania, da pochi giorni è il nuovo allenatore del Briga, in Prima Categoria. Il club agognino l’ha scelto per sostituire Marco Giromini, che ha pagato con l’esonero il 3-0 subito domenica dalla Castellettese e un avvio di stagione non all’altezza delle aspettative. Anche se terza in classifica con 18 punti, uno in meno della seconda (la Castellettese) e a 5 dalla capolista Inter Farmaci Verbania, la società del presidente Ottone, che punta al ritorno in Promozione, ha deciso di cambiare registro. Per questo motivo è stato chiamato Massoni, che a fine settembre s’era dimesso da direttore generale della Virtus con la motivazione ufficiale di sopravvenuti impegni lavorativi. Dalla scrivania alla panchina, evidentemente superate gli ostacoli che gli impedivano un impegno assiduo, s’è messo alla guida del Briga, che ieri sera ha condotto nel vittorioso 3-1 sul Vogogna nel secondo turno di Coppa Italia, competizione dalla quale la sua squadra è quasi eliminata avendo raccolto 3 punti su 6 nel girone che prevede ancora Castellettese-Vogogna.
A poche ore dal debutto, però, contro di lui è entrata a gamba tesa l’Aiac, l’associazione degli allenatori. Con una nota ufficiale il presidente Stefano Benedetti ha preannunciato un esposto alla giustizia sportiva contro Massoni che non può accasarsi al Briga. “Gli iscritti al Settore Tecnico nel corso della medesima stagione sportiva non possono tesserarsi né, indipendentemente dal tesseramento, svolgere attività per più di una società, neppure con mansioni diverse – scrive Benedetti in una nota –. Il comportamento dell’allenatore in questione, quindi, viola i dettami regolamentari e la nostra associazione provvederà a inoltrare agli Organi competenti idoneo esposto, così come sempre accaduto per le situazioni irregolari delle quali é venuta a conoscenza. Si coglie l'occasione per invitare i soggetti tesserati a rispettare i regolamenti, anche al fine di non creare acredine tra gli stessi".
Con l’esposto in mano, la Procura federale – i pm del calcio – aprirà un’inchiesta interna e, nel caso accerti la violazione, chiederà al giudice sportivo un provvedimento disciplinare, una procedura che richiederà qualche mese. Per Massoni, al momento, non cambia nulla: è stato regolarmente tesserato e può andare in panchina.