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targa prova
VERBANIA – 22.10.2015 – Alla polizia locale

dell’Alto Vergante pareva di veder doppio. Nello stesso momento, sulla stessa strada, una accanto all’altra a Nebbiuno, erano parcheggiate due auto con targa identica. Una targa prova, di quelle rilasciate temporaneamente dalla Motorizzazione per mettere su strada mezzi nuovi non ancora venduti e immatricolati. La sigla “TOp0NAAA”, che letta così può anche sembrare uno scherzo giocato sul doppiosenso della combinazione alfanumerica non poteva essere abbinata a due veicoli – anche per ragioni assicurative – e così gli agenti hanno redatto il verbale e inoltrato poi alla Procura della Repubblica di Verbania. Per questa ragione, con l’accusa di falso e contraffazione, è stato processato e condannato Stefano Mundula, rivenditore d’auto del Milanese. Il suo avvocato, Roberto Laurenza, ha puntato sul fatto che la targa – sulla quale non ci sono speciale sigillo dello Stato – era originale, rilasciata da un’agenzia autorizzata in sostituzione di una vecchia che si stava deteriorando. Il tribunale perà l’ha ritenuto ugualmente colpevole e condannato a cinque mesi. 

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