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capretta arona
ARONA - 20.10.2015 - Il parco della Rocca Borromea

è videosorvegliato, ma a quanto sembra nessuna telecamera è riuscita a immortalare l'imbecille che, con un pennarello indelebile, ha “scritto” una frase non comprensibile sulle corna della capretta Nerina. Il gestore Giuseppe Liberati non usa mezzi termini: "L'ignoranza della gente non ha limiti. Probabilmente questi incivili l'hanno attirata con un pezzo di pane o con un po' d'erba perché non si fa prendere tanto facilmente. Per fortuna non dovrebbe aver sofferto; ma sicuramente si sarà spaventata. Complimenti al responsabile: questo povero individuo ha fatto un gesto da vero figo come gli piacerà essere chiamato...".

Il nome “Nerina” non è casuale: "L'abbiamo scelto per il suo colore diverso dalle altre che sono tutte maculate. Soprattutto i bambini le sono affezionati: appena la intravedono, la chiamano...". È stata la moglie di Liberati, durante il giro delle 6.30 del mattino mirato a pulire le stalle e a dare da mangiare agli animali, a scoprire l'aggressione: "Le caprette - conclude - ovviamente ci conoscono e vengono a prendere il cibo direttamente dalle nostre mani. E così ha notato i segni bianco-argento sulle corna che adesso cercheremo di togliere".

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