VERBANIA – 18.10.2015 – Il tornado, le esondazioni,
gli smottamenti e le frane. La presenza del lago e la contemporanea “cornice” di colline e montagne alle spalle, con due torrenti e numerosi rii che solcano il territorio cittadino, fanno di Verbania una città a rischio calamità naturali. La popolazione da sempre fa i conti con il livello delle acque – è anche in atto un impegnativo braccio di ferro con le autorità statali e il Consorzio del Ticino – e con le piogge abbondanti che si trasformano in corsi d’acqua in piena, allagamenti e smottamenti. Ieri e oggi questa storia, unita alle “istruzioni per l’uso” e alle primarie nozioni di protezione civile, sono stati illustrati alla città allo stand che il Comune ha allestito in piazza Ranzoni a Intra. Si tratta della tappa locale di “Io non rischio”, una campagna di prevenzione e sensibilizzazione avviata in tutta Italia da: Dipartimento della Protezione Civile, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Anpas-Associazione Nazione delle Pubbliche Assistenze e ReLUIS-Consorzio interuniversitario dei laboratori di Ingegneria sismica.
A Verbania i tecnici comunali e i volontari, una quarantina, si sono alternati fermando i cittadini, mostrando loro immagini e testi che raccontano le calamità passate e informandoli sul ruolo della protezione civile e sull’abc dei comportamenti da tenere in caso di emergenza.