VERBANIA – 16.10.2015 – La notizia che Veneto Banca
ha respinto la richiesta del Comune e non escuterà la fideiussione rilasciata al Verbania calcio a garanzia della convenzione per lo stadio “Pedroli”, non è accolta positivamente dall’Amministrazione comunale di Verbania. In una nota di replica diffusa ieri si afferma espressamente che “se la fideiussione andrà nelle casse del Comune lo deciderà il Tribunale (e non la banca)”. Da Palazzo di Città la decisione dell’istituto di credito è vista come un atto dovuto: “che ora la banca rifiuti di pagare per le vie bonarie (difendendo non tanto il Verbania calcio, quanto piuttosto se stessa dal momento che è la banca a dover pagare le somme garantite per il Verbania calcio) non stupisce”.
Il “no” è lo spunto per ribadire l’intenzione di “andare fino in fondo” e chiedere i danni al club calcistico penalizzato per “le carenze manutentive, i debiti pregressi, le omissioni contestate al Verbania calcio” con il “mancato rinnovo della concessione dei campi sportivi comunali”.
Oltre ai giudizi tecnici e all’intenzione di adire le vie legali, vengono anche espressi giudizi sulla proprietà del Verbania, la famiglia Pangallo-Montani: “Forse è tempo che il senso di vergogna prevalga sulla megalomania di chi vanta numerosi creditori, ha portato lo stadio in una situazione indecente e il calcio della città ai minimi storici”.
La replica dell’Amministrazione è commentata con una punta di sarcasmo dall’avvocato che segue la vicenda “Pedroli” per conto del Verbania, Marco Marchioni: “Finalmente, dopo mesi, in tutta questa vicenda sento dire una cosa corretta dal Comune, cioè che la decisione spetta al tribunale – afferma –. Da sempre sosteniamo che le contestazioni, la rescissione del contratto e lo sfratto andassero fatte ricorrendo alla giustizia ordinaria”.