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tribunale vb
VERBANIA – 05.10.2015 – Inizierà il prossimo 2 febbraio

il processo a carico di Attilio Mileto, architetto del Comune di Ghiffa. L’ha deciso oggi il giudice dell’udienza preliminare Beatrice Alesci, accogliendo la richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero Gianluca Periani. Le accuse nei confronti del 54enne architetto di Verbania, difeso dall’avvocato Alberto Zanetta, sono di essere venuto meno ai propri doveri d’ufficio, commettendo oltre all’abuso d’ufficio, l’omissione di denuncia, il falso ideologico e l’induzione indebita a dare o promettere utilità. Quest’ultimo reato, introdotto con le leggi anticorruzione del 2012 (la cosiddetta “Severino”), è il più grave tra i quattro.

La vicenda, che risale al 2014, nasce su denuncia delle proprietarie di una villa confinante con quella acquistata dalla moglie di Mileto, della quale lui ha l’usufrutto. Le vicine lamentano di aver ricevuto pressioni dall’architetto, nel suo ruolo di funzionario pubblico, affinché concedesse loro un diritto di passaggio attraverso il parco in cambio del silenzio su un abuso edilizio relativo a una tettoia. Diritto mai concesso. Durante le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Periani e condotte dalla sezione di pg dei carabinieri, il magistrato ha anche chiesto gli arresti domiciliari per l’imputato, negati sia dal pm, sia dal tribunale del Riesame.

Di fronte al gup s’è discusso della richiesta di rinvio a giudizio, che è stata accolta. Per la difesa, l’avvocato Zanetta manifesta la volontà di non chiedere riti alternativi e di voler andare a dibattimento per dimostrare l’estraneità ai fatti del suo cliente.

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