VERBANIA – 26.09.2015 – I ladri erano albanesi
che, divisi in “batterie”, effettuavano a ripetizione incursioni in paesi e città entrando in più appartamenti possibile e uscendo con gioielli, oro e monili. I ricettatori erano quasi tutti italiani, che ricevevano il materiale, lo lavoravano e lo smerciavano anche grazie alla copertura di attività commerciali.
Undici persone sono state arrestate in questi giorni – le ultime all’alba di oggi – tra Piemonte e Lombardia dai carabinieri del Vco in collaborazione con personale locale dell’Arma. L’accusa è di furto e ricettazione in concorso. Appartengono a un’unica organizzazione, ben strutturata e ramificata che s’avvaleva di altri gruppi criminali e che ha messo a segno 52 furti nel solo 2014 tra Verbania, Milano, Reggio Emilia, Modena, Cremona, Verona, Parma, Piacenza, Brescia, Vercelli, Monza, Novara, Lecco, Como, Varese e Padova. La refurtiva, del valore di un milione di euro, è già stata in parte restituita ai proprietari.
Le indagini (guarda il video) sono partite nel Vco e da un furto in abitazione commesso il 17 dicembre del 2013 a Cannobio. Dall’ultimo dei paesi al confine con la Svizzera, i carabinieri del Nucleo investigativo di Verbania comandati dal maggiore Giovanni Della Sala sono giunti a coprire quasi tutto il nord Italia e, andando a ritroso, hanno scoperto la filiera che dai furti arrivava alla ricettazione dell’oro. Questo percorso lungo una sorta di strada lastricata d’oro ha dato il nome all’operazione, ribattezzata “Gold street”. La base era a Milano e Provincia, con sedi nel Pavese e nell’Alessandrino. Ciro Del Prete, napoletano di 39 anni, è considerato colui che procacciava la refurtiva. I finanziatori erano Salvatore Colecchia (61 anni, foggiano) e Antonio Tallarita (58). Gli incontri avvenivano in un condominio di viale Monza, a Milano. Lì si valutava la refurtiva, si smontavano le pietre e si iniziava a trattare l’oro che, poi, due “cavalli”, i corrieri Angelo Acquaviva (51, originario della Puglia) e Marco Bonomi (40), consegnavano a Elio Soro (62 , di Valenza Po), già titolare di un negozio di Comproro situato sempre in viale Monza. Un altro canale di approvvigionamento scoperto durante le indagini si riferisce a un altro gruppo criminale. Roberto Impalà (43) e Mohamed Abdel Meguis (44, nato in Egitto), acquistavano l’oro dalle “batterie” di albanesi che effettuavano le loro incursioni e s’affidavano a un 44enne.
Per i furti sono stati arrestati Artan Prushi, 43 anni e Klodian Domi, 26. Entrambi sono cittadini albanesi; il primo è senza fissa dimora, il secondo abita nel Lodigiano.