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VERBANIA – 16.09.2015 – Avvocato o non avvocato?

Ruota attorno a questo interrogativo il processo che la Procura della Repubblica di Verbania ha promosso nei confronti di Valentina Witman, 45 anni, di Borgo Ticino. Praticante legale iscritta all’Ordine degli avvocati di Novara e in procinto di sostenere la prova orale dell’esame di Stato per l’abilitazione professionale, il 23 novembre del 2012 venne chiamata a Borgo Ticino in soccorso di un concittadino e conoscente che era stato arrestato dai carabinieri e portato in caserma. Giunta in stazione chiese di parlargli e ebbe un colloquio con lui. Secondo i carabinieri – oggi in aula ha testimoniato il maresciallo Carmelo Munaò – la donna si qualificò come avvocato di fiducia dell’uomo e pretese, anche con fare deciso, di parlare con il suo cliente. I militari successivamente effettuarono un controllo e, appurato che l’imputata non era avvocato, la denunciarono per esercizio abusivo della professione forense e falsa attestazione a pubblico ufficiale.

Nell’udienza odierna Witman ha accettato di testimoniare e ha raccontato di essersi presentata solo come la dottoressa Witman e di aver chiesto un colloquio con il conoscente solo per consigliarlo nella scelta dell’avvocato. Ha smentito la tesi dei carabinieri dichiarando di essere in buona fede.

Il processo è stato aggiornato al 20 ottobre. 

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