LUINO – 16.09.2015 – La droga partiva dalla Spagna,
arrivava sul Lago Maggiore e da lì smerciata. La Guardia di finanza di Luino, sotto il coordinamento del Comando generale e della Direzione centrale antidroga ha smantellato una rete di trafficanti e pusher ben radicata, arrestando tredici persone e sequestrando stupefacenti, auto, moto e banconote false.
“Slice of coffee” è il nome dell’operazione coordinata dal sostituto procuratore di Varese Annalisa Palomba i cui risultati sono stati resti noti oggi. Dell’organizzazione criminale facevano parte cittadini italiani, marocchini, colombiani, ecuadoregni e polacchi. Nell’arrestarne 13, i finanzieri hanno sequestrato 70 chili di ovuli di hashish, mezzo chilo della stessa sostanza in panetti, 6 chili di marijuana, mezzo chilo di cocaina, metadone, tre autovetture e una moto di grossa cilindrata e diverse banconote da 50 euro false.
Le indagini sono partite da Luino, dopo un controllo che ha permesso d individuare addosso a un trentunenne pregiudicato del posto un ovulo di hashish. Seguendone le tracce i finanzieri sono risaliti ai vertici dell’organizzazione. I fornitori iniziali erano marocchini, ma le compravendite venivano effettuate a Malaga, dove la sostanza stupefacente veniva confezionata per il trasporto verso il mercato italiano attraverso corrieri internazionali. L’hashish, in particolare, aveva alte percentuale di thc e, quindi, essendo di elevata qualità aveva un rilevante valore commerciale. La droga sequestrata nel corso dell’operazione, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato un milione di euro.
Droga dalla Spagna al Lago Maggiore: tredici in manette