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VERBANIA – 12.09.2015 – Una persona umile, generosa e speciale.
Così era Marco Ghidini e così l’ha ricordato oggi, prima di scoprire la targa che ne associa il nome al campo sportivo di Suna, il sindaco Silvia Marchionini. Nella parole del primo cittadino, che ha ricordato come non serva ottenere risultati eccezionali per restare nei cuori di una comunità, c’è il riassunto degli ultimi dodici anni nei quali la società di calcio della frazione ha vissuto senza il suo allenatore, scomparso nel 2003 a causa di un infarto.
Anche se è trascorsa più di una decade, il ricordo di Marco è ancora vivo. Un ricordo che oggi aleggiava in quell’angolo di Madonna di Campagna che sta tra il liceo, il nuovo campo di calcio, la questura (dove sorgeva il “vecchio” campo) e il cimitero, dove il suo corpo riposa. La giornata è cominciata lì, davanti alla sua tomba e al cospetto delle autorità, dei parenti e degli amici. Parole toccanti le ha spese, per il Suna, Romano Pastorelli, storico dirigente del club granata e, insieme al decano Rinaldo Bossi e al presidente Antonio Castelli, una delle colonne di questa piccola comunità che ruota attorno a un pallone e che vive nelle famiglie e nei bambini che la frequentano.
I bambini di dieci anni fa oggi sono adulti. E quegli adulti che dieci anni fa giocavano nelle giovanili della Voluntas hanno preso strade diverse. Oggi a Suna tanti di loro si sono ritrovati. Tra pacche sulle spalle, saluti e ricordi, è scappata qualche lacrima, perché il sentimento che li lega a Marco, chiamato anche Turi, è ancora vivo e forte. Alcuni dei suoi ragazzi l’hanno ricordato portando la maglietta che scrissero dopo che se n’era andato: “Grazie Turi”.
Don Egidio Borella ha benedetto la targa apposta al cancello dell’ingresso. A scoprirla è stato il secondo dei tre figli di Marco, Simone, anch’egli calciatore dilettante. E nel benedire quel momento, il sacerdote ha spiegato come il significato della parola, dire bene, ben s’attaglia alla storia di Marco e all’attività della Voluntas, di cui non si può che dire bene.
Terminato il momento ufficiale della cerimonia, via alla festa, con un rinfresco offerto a tutti i bambini della Scuola calcio a sfidarsi nei due campetti approntati sul prato verde di Suna, in un pomeriggio come tanti al campo, eppure così speciale.