STRESA – 09.09.2015 – Il regista Pupi Avati
era ieri sera ospite del Regina Palace Hotel di Stresa nell'ambito degli incontri con gli autori finalisti al Premio Stresa di Narrativa 2015. Il celebre regista bolognese, classe 1938, è stato selezionato dalla giuria dei critici con il suo primo romanzo (edito da Guanda), " Il ragazzo in soffitta", un noir ma anche una storia di ragazzi con eco autobiografiche, ambientato in due città, Bologna e Trieste. Il libro affronta anche il tema della violenza, della stigmatizzazione sociale e delle facili apparenze rispetto alle crudeli realtà. L'autore ha raccontato al folto pubblico presente in sala un po' di sé, della sua predilezione per le biografie, come rivela lui stesso: "Io sono ghiotto di biografie, di storie e di vita. Mi piace, quando leggo un biografia, arrivare a quella pagina in cui si intuisce il momento in cui l'essere umano, individuo, poeta o scrittore arriva a porsi il problema del senso della sua esistenza, ma è una pagina che quasi sempre viene omessa". Il suo romanzo nasce proprio da una biografia, dalla sua autobiografia, molto apprezzata dalla casa editrice Guanda, che l'ha contattato proponendogli di scrivere una storia.
La presentazione del libro é stata curata dal presidente della giuria critica, nonché fondatore del premio, Gianfranco Lazzaro e dal giornalista Luca Gemelli, i quali hanno accolto il regista nella Perla del lago.
Il prossimo ed ultimo incontro sarà martedì 15 settembre alle ore 21.15 con Giorgio Montefoschi, autore de "Il volto nascosto" (Bompiani). Gli altri partecipanti sono Francesca Romana De Angelis con "Per infiniti giorni" (Passigli Editori), Pierluigi Panza con "L'inventore della dimenticanza" (Bompiani) e Lorenzo Marone con "La tentazione di essere felici" (Longanesi). Tutti hanno già presentato le loro opere durante la calda estate stresiana.