1

rifiuti bidoni conser
VERBANIA – 07.09.2015 – Se non è una dichiarazione di guerra,

poco ci manca: “pagheremo ConSerVco all’80%”. Silvia Marchionini, che già nei mesi scorsi aveva avuto scontri diretti con la società pubblica che gestisce la raccolta rifiuti, questa volta ha attaccato frontalmente. Oggi pomeriggio, infatti, il primo cittadino verbanese ha diffuso ai media la lettera spedita all’amministratore unico Biagio Bonfiglio in cui annuncia che non pagherà la fattura piena per il servizio del mese di agosto.

Il motivo? La città è sporca. “Dopo le numerose e continue segnalazioni intensificatesi, in particolare, durante il periodo estivo – inizia così la missiva –, che hanno evidenziato un decadimento generale della qualità del servizio reso, questa Amministrazione ritiene opportuno esplicitare quanto segue, allo scopo di ottenere in futuro dei miglioramenti sempre attesi ma, al momento, non pervenuti”.

Alle contestazioni segue l’invito all’azienda a istituire il servizio di custode satisfaction “proprio per rilevare la crescente insoddisfazione dei cittadini, che quotidianamente attraverso le loro segnalazioni, manifestano il disagio patito” e l’esortazione alla “società a stipulare un accordo sindacale per il prossimo anno che preveda una maggior presenza del personale del cantiere di Verbania durante il periodo estivo e con particolare riferimento al mese di agosto al fine di evitare quanto accaduto quest'anno”.

E ce n’è anche per il Coub, il consorzio pubblico che si occupa della parte politica della gestione dei rifiuti, al quale si chiede di modificare il contratto in modo che per i disservizi paghino amministratori e manager con una decurtazione dello stipendio.

Il senso della lettera, come di altre esternazioni diffuse ai media contro gestori pubblici o privati di servizi (piscina, Villa Giulia, stadio…), ha un valore più simbolico che concreto, un peso politico e mediatico.

Sul piano pratico la lettera lascia il tempo che trova, perché i rapporti con ConSerVco, così come per gli altri enti, sono regolati da contratti e leggi. Ridurre arbitrariamente una fattura senza un contradditorio, una contestazione o una sentenza d’un giudice è impossibile, per un privato (se un cittadino non paga la Tares contestando il servizio riceve un sollecito e una cartella esattoriale), tanto quanto per il Comune.

Oltretutto nella lettera le contestazioni sono generiche e non circostanziate, insufficienti – così come sono formulate – per chiedere al Coub di applicare una sanzione, come avvenuto in passato (nel 2014, su richiesta del Comune nella gestione del Commissario Michele Mazza, ConSer pagò 1.000 euro per la mancata pulizia post mercato).

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.