VERBANIA – 29.08.2015 – Il 1916 è un anno tumultuoso
per l’Italia. Il Paese è in guerra e l’Europa ormai da due anni conosce il dolore e il logorio di un conflitto mai visto fino a allora, che provoca centinaia di migliaia di morti, militari e civili. Il 27 agosto l’Italia dichiarerà guerra alla Germania, schierandosi con gli Alleati. Una scelta decisiva per le sorti del Regno, vincitore poi snobbato al tavolo di pace di Versailles. Una scelta maturata anche a Pallanza nell’estate di 99 anni fa. Tra il 9 e l’11 agosto, infatti, si riunirono sul lago diplomatici di Italia e Inghilterra. I britannici spingevano perché l’Italia voltasse le spalle alla Germania, che a sua volta sta facendo pressione per non avere un nuovo nemico da combattere.
Di questo, di accordi economici e commerciali parlarono le due delegazioni. Quella inglese era guidata dal ministro del Commercio Walter Runcimann e dall’ambasciatore in Italia sir James Rennell Rodd. Per l’Italia c’erano tre ministri del gabinetto di Paolo Boselli: Giuseppe De Nava (all’Industria), il generale Alfredo Dallolio (Armi e munizioni), Anrico Arlotta (Trasporti marittimi e ferroviari). Si parlò della fornitura di carbone e di accordi economici e commerciali, che vennero conclusi e annunciati il giorno 12 a Milano. Fu un accordo, almeno per gli italiani, al ribasso e che portò pochi vantaggi.
Di questo episodio finora è rimasta traccia nei volumi di storia, almeno fino a quando nell’archivio del Museo del Paesaggio di Pallanza non è spuntato un filmato originale e inedito dell’epoca, che verrà proiettato eccezionalmente domani pomeriggio – alle ore 17, con un’introduzione dello storico locale Leonardo Parachini – a Villa San Remigio. Quella sarà anche l’occasione, da parte del Museo e dell’associazione Amici dell’Archivio di Stato di Verbania (l’evento è patrocinato dalla Città di Verbania, dall’Archivio di Stato e dalla Società dei verbanisti) per riproporre la mostra “La partecipazione della società civile verbanese al primo conflitto mondiale”.