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VERBANIA – 25.08.2015 – Le unioni civili entro l’anno.

La tabella di marcia del governo sul tema dei diritti civili, delle coppie e delle persone omosessuali, l’ha scandita – non senza incontrare resistenze – il governo Renzi. Il premier ha promesso una legge per la fine del 2016, ponendo fine, almeno a parole, al tira e molla che va avanti da mesi.

La presenza di una legge nazionale colmerà un vuoto che a livello locale alcuni sindaci hanno cercato di riempire con diverse proposte, tra cui il registro delle unioni civili. Verbania l’ha creato a fine marzo, con il voto del Consiglio comunale, cercando di dare un segnale ma anche fornendo uno strumento giuridico a quelle persone che, a prescindere dal sesso, sono unite da un legame affettivo che per la legge non solo non è assimilabile al matrimonio, ma che addirittura non esiste.

Nel registro si possono iscrivere due persone maggiorenni, residenti, non sposate e che vivono insieme (anagraficamente) da almeno un anno. Nonostante, tra coppie more uxorio uomo-donna e coppie uomo-uomo e donna-donna a Verbania ci sia una platea di aventi diritto, il registro finora ha iscritto il nome di una sola di loro, composta da un uomo e una donna.

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