VERBANIA – 25.08.2015 – Nessun reato, nessuna diffamazione.
S’avvia verso l’archiviazione il fascicolo aperto contro il sindaco Silvia Marchionini su esposto di quattro consiglieri di minoranza per i fatti del 20 ottobre scorso e per le successive dichiarazioni a mezzo stampa del primo cittadino relative alla querelle sul canile.
Nei giorni scorsi a Michael Immovilli, Stefania Minore, Sara Bignardi e Roberto Campana il sostituto procuratore Fabrizio Argentieri (che regge l’ufficio dopo la partenza della procuratrice Giulia Perrotti) ha spedito l’avviso che informa di aver chiesto al gip l’archiviazione delle accuse di diffamazione a mezzo stampa rivolte dai quattro (informate quindi come persone offese) a Marchionini.
Secondo il magistrato il reato non c’è e la vicenda deve chiudersi. A loro il diritto di prendere visione degli atti e, eventualmente, di opporsi alla richiesta di archiviazione.
La richiesta, anche se notificata ora, è del 7 maggio. Il “casus belli”, invece, è di ottobre. Lunedì 20, alla vigilia della firma del contratto tra Comune e Adigest (firmato ma poi risolto unilateralmente dal Comune), alcuni consiglieri tra cui i quattro citati, si presentarono in Comune per chiedere di avere il parere espresso dall’avvocatura comunale sulla legittimità dell’atto. Nell’ufficio del segretario generale Agata Papiri insistettero affinché fosse mostrato loro, come accesso agli atti – diritto che la legge concede, in quanto consiglieri comunali, immediatamente – quel parere. Le resistenze del dirigente indussero i consiglieri di minoranza a chiamare i carabinieri per segnalare l’episodio. La notizia del faccia a faccia fece capolino sui media e, commentando l’episodio al quale non era presente, il sindaco parlò di comportamento inaccettabile, di Comune trattato come un circo, di occupazione in stile anni ’70.
Da queste dichiarazioni nacque l’esposto e la conseguente apertura di un fascicolo che, per la Procura, non contiene alcun reato e che, quindi, va archiviato.