VERBANIA – 09.08.2015 – Verso lo zero idrometrico.
Scende, meno velocemente che la scorsa settimana ma inesorabilmente, il livello del Verbano. Alle 20,30 di stasera il lago era alto 4,6 centimetri, 1,8 in meno del giorno prima. Andando avanti di questo passo entro un paio di giorni, tre al massimo, si sfonderà la quota dello “zero” idrometrico. Una soglia psicologica, che non ha particolari effetti se non quelli consueti di un bacino in magra.
Il Lago Maggiore oscilla grossomodo a metà tra la media stagionale storica (il periodo è 1942-2041) e quella minima assoluta. Tra l’una e l’altra ci sono 50 centimetri di differenza. Al di là de numeri gli effetti si notano nelle spiagge, nei moli scoperti, nei torrenti e rii quasi prosciugati. Per chi si sposta sul lago l’effetto si avverte anche ai moli della Navigazione Lago Maggiore. Da cinque giorni il lago è troppo basso perché l’aliscafo possa attraccare all’Isola Madre. Da venerdì, invece, è stato ridotto il tonnellaggio dei traghetti Intra-Laveno, che non possono imbarcare mezzi di peso superiore ai 380 quintali per via del rischio che avrebbero sulle passerelle.
Se la cronaca dell’estate in cui il mese di luglio è stato il più caldo di sempre racconta di siccità e lago basso, prosegue la battaglia dei comuni rivieraschi per bloccare l’innalzamento della quota minima chiesta dal Consorzio dei laghi e dai centri della pianura Padana. Nei giorni scorsi il segretario generale dell’Aipo (l’Autorità di bacino del fiume Po e dei suoi affluenti) ha tenuto un’audizione alla Commissione Ambiente della Camera. Riprendendo un’interpellanza già presentata in aula al governo, l’onorevole Enrico Borghi ha chiesto chiarimenti, ottenendo rassicurazioni sulla sperimentazione che si farà nei prossimi anni per valutare, da un punto di vista scientifico, quale sarà la quota ottimale per gli interessi agricoli, industriali, ma anche turistici e ambientali. “Le risposte avute sono soddisfacenti – dichiara Borghi –. Aipo si è impegnata a contenere la soglia di sperimentazione dal previsto metro e mezzo al primo step di un metro e 25, da raggiungersi con estrema gradualità e mediante il costante e continuo monitoraggio degli enti scientifici e dei comuni. Solo all'esito di tale sperimentazione si deciderà se e come procedere oltre".