COSSOGNO – 30.07.2015 – Vandalismi o bravata? Punizione esemplare o lavata di capo
e olio di gomito per chiedere scusa? Il dibattito è aperto a Cossogno dove, nella notte tra lunedì e martedì, nella zona del santuario di Inoca qualche ignoto ha compiuto un raid vandalico alla struttura che aveva ospitato con successo il “parco dei gufi” organizzato dall’associazione Cuori di donna. “Hanno invaso il parco strappando e bruciando lo striscione sul palco insieme ai tavoli e alle panche sui quali domenica genitori e bambini hanno pranzato tutti insieme in armonia – si sfoga su Facebook il direttivo dell’associazione –. I posatoi doveavete ammirato splendidi esemplari di gufi, civette e rapaci bruciati insieme ai tronchetti dipinti a mano che facevano parte della coreografia. Sporcizia e vetri rotti ovunque. Sul ponte all’entrata della bella Cossogno alcuni dei vasi di fiori donati dall’ associazione sono stati buttati nel fiume”. Cuori di donna parla di “una devastazione ovunque”. Le volontarie si dicono “incredule ed addolorate davanti a tanta inciviltà” e non capiscono “il senso del gesto, ripicca? dispetto? o semplice menefreghismo per chi si adopera per rendere più bello ed armonioso il territorio. Vogliamo pensare che sia quest’ultima la ragione di tanta cattiveria”. Il messaggio si chiude con un auspicio, “che le autorità competenti riescano a far chiarezza sull’accaduto e per una volta la punizione per chi non ha rispetto delle cose altrui sia esemplare”.
Di fronte alle parole di sdegno dell’associazione e ai fatti di lunedì notte, il sindaco cossognese Doriano Camossi smorza i toni. “Un episodio certamente censurabile, una stupidata anche molto pericolosa soprattutto perché si sarebbe potuto scatenare un incendio nel bosco. Ma…”. Dopo quel ma non c’è polemica, ma un ragionamento che va al di là della repressione. “Gli autori non sono affatto ignoti – dichiara –: Ne abbiamo identificati alcuni e sappiamo che sono una ventina in totale, ragazzi di Cossogno e Verbania. Abbiamo contattato le famiglie, spiegato loro l’idiozia commessa dai figli. I genitori sono pronti a ripagare i danni e già oggi una decina di loro, con i figli, sono all’opera per ripulire Inoca. Voglio considerarla una bravata che si risolve con una lezione e chiedo di non strumentalizzare il fatto e questi ragazzi finché ammettono il loro errore e rimediano”.
L’invito è rivolto anche a Cuori di donna. “I danni, almeno alle strutture comunali, sono ridotti, ma non è questo il problema. Il Comune non sporgerà denuncia, ma controllerà che chi ha sbagliato paghi, chieda scusa, rifonda i danni e la prossima volta scacci le tentazioni vandaliche. Non è additandoli o mandandoli a processo che si risolve il problema. Se poi dovessi rendermi conto che qualcuno fa finta di niente o, peggio, pensa ancora di avere ragione, interverremo”.