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VERBANIA – 22.07.2015 – Riprenderanno domattina le ricerche di R.C.,

il 49enne di Gargallo che oggi pomeriggio s’è tuffato a un centinaio di metri dalla spiaggia del lido di Suna e non è più riemerso. È accaduto verso metà pomeriggio. Alle 16,30 l’uomo, alla guida del suo motoscafo – un Open fuoribordo da 5,5 metri che può portare fino a 6 persone – e in compagnia di un amico della stessa età, s’è avvicinato alla costa verbanese. Volevano rilassarsi, bere qualcosa e proseguire nella loro gita sul lago. L'uomo – così ha raccontato l’amico – ha detto che prima si sarebbe rinfrescato con un bagno. S’è tuffato, s’è allungato in qualche bracciata nel lago molto mosso (oggi spirava un forte vento d’inverna, proveniente da sud-est) e poi ha cercato di raggiungere lo scafo che nel frattempo il vento aveva allontanato di pochi metri. L’amico l’ha visto andare a fondo e non risalire più a galla. Spaventato e in stato di choc ha allertato i soccorsi.

Nessuno nella vicina e affilatissima spiaggia della colonia solare di Suna – dove peraltro è in servizio un bagnino – s’è accorto di nulla.

Sul posto sono giunti la polizia e i carabinieri, insieme ai vigili del fuoco e alla Guardia costiera. L’amico ha attraccato lo scafo al molo del lido. I pompieri hanno iniziato a perlustrare su e giù con il gommone la costa, senza trovare traccia dell’uomo. Nel frattempo sono stati avvisati i sub Verbania, la cui sede è poco distante, e i sommozzatori del comando di Torino. Questi ultimi, arrivati attorno alle 18, si sono preparati e hanno iniziato la perlustrazione. In quel punto la costa è molto scoscesa e scende subito di parecchi metri. La visibilità, anche per via del lago mosso, è molto scarsa e l’area da perlustrare, fissata solo ipotizzando il luogo dell’incidente e calcolando le correnti, relativamente vasta. Per questo s’è deciso di sospendere e riprendere domattina all’alba, quando dalla sede di Milano verranno gli uomini in possesso del rov, il robottino con telecamere che sul Verbano è stato impiegato con successo nella scoperta del relitto del battello Milano.

È il secondo annegamento a Verbania in quattro giorni e segue quello costato la vita, sabato a Intra, a Mohamede Konate, ventenne della Guinea accolto come profugo negli alloggi del Gruppo Abele. Di incidenti simili non ne accadevano da anni. E giungono nei giorni che precedono la festa di Sant’Anna (il 26 luglio), che secondo la credenza popolare e un vecchio adagio del lago, “ne vuole tre alla fontana”, cioè reclama all’acqua tre vite. 

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