MONTEBELLUNA – 22.07.2015 – La Borsa, le nozze, l’aumento di capitale.
Sono questi i prossimi appuntamenti per Veneto Banca, il cui cda ieri ha preso importanti decisioni per il futuro del gruppo bancario di Montebelluna che ha 53 filiali nel Vco e un consistente pacchetto di soci-azionisti e clienti.
Nonostante non sia ancora stata svelata la strategia che si sta delineando con l’advisor Rothschild, in una nota stampa Veneto Banca dichiara “l’intenzione di procedere, così come già indicato nelle opzioni strategiche, a una possibile integrazione con un altro istituto bancario”. L’operazione, tuttavia, si farà dopo almeno un paio di passaggi fondamentali.
Il primo, come detto e come anticipato nei giorni scorsi, è la quotazione alla Borsa di Milano, “possibilmente, entro il corrente esercizio” e con lo scopo di consentire “ai soci di negoziare le azioni sul mercato assicurandone la liquidabilità”. L’idea è, in sintesi, quella di evitare le continue richieste di uscita dei soci dal capitale – come accade per le spa non quotate – demandando questo compito al mercato.
Il secondo è l’aumento di capitale, che pare diventato necessario per rientrare nei parametri della vigilanza europea che si stringeranno ulteriormente da qui ai prossimi mesi. In questo senso la cifra è ignota ma il cda, che ha deciso “di chiedere ai soci la delega per un’operazione da realizzarsi entro i primi mesi del 2016 e comunque successivamente all’avvenuta quotazione in Borsa”, la fissa in quanto chiederà la Bce come rafforzamento patrimoniale.
In realtà il prossimo passo, ma era già deciso e quindi è scontato, è il passaggio da spa cooperativa a spa pura. I tempi dipendono da Banca d’Italia ma la sensazione è che si farà alla fine delle fere, in settembre.