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ARONA - 19.07.2015 - Sono circa 150

gli utenti che intendono intentare causa a Trenord per i disagi che - sostengono - subiscono quotidianamente. L'ha comunicato il comitato pendolari il cui Direttivo ha recentemente incontrato a Milano Rete Ferroviaria Italiana per fare il punto della situazione. In questa riunione è emerso che da gennaio ad aprile la puntualità dei treni sulla linea Domodossola-Arona-Milano, specie nella fascia pomeridiana e in quella serale, era aumentata del trenta per cento attestandosi su valori vicini all'80%. Ma adesso è di nuovo scesa al 63%, dati di giugno. "I miglioramenti - sostiene Rfi - erano dovuti agli interventi attuati sia a livello gestionale che infrastrutturale. E adesso il rispetto degli orari sta risentendo del notevole incremento del servizio ferroviario attuato a partire da maggio per Expo".

Rfi ha già assegnato in comodato d'uso gratuito gli scali di Meina e Dormelletto alle Amministrazioni comunali; in particolare per quella di Dormelletto sempre Rfi s'è detta pronta ad allargare l'accordo già esistente ai locali per i quali una cooperativa di Novara ha mostrato interesse. Quelli di Arona e Stresa sono invece stati inseriti nel progetto “500 stazioni” che, con fondi di Rete Ferroviaria Italiana, contempla nel piano d'impresa 2014-2017 opere per l'aumento del comfort e dell’accessibilità quali per esempio marciapiedi sufficientemente alti per favorire la salita e la discesa dai vagoni. Ma non solo: in programma anche la rivisitazione degli spazi anche con servizi a valenza commerciale e l’integrazione di più servizi del Trasporto pubblico locale. E a Verbania e a Domodossola saranno realizzati dei lavori da parte della società “Centostazioni”. "A parere di Rfi, inoltre - commenta la vicepresidente dell'associazione dei viaggiatori Lisa Tamaro - le sale di attesa a Premosello non sono fatiscenti; gli arredi in legno sono stati giudicati in buono stato e non sono stati sostituiti con panche moderne per altro disponibili, per non alterare l’ambiente caratteristico. Verrà imbiancata la sala di attesa del primo marciapiede; lo stesso discorso vale per Cuzzago. Ci sono stati poi illustrati alcuni criteri che riguardano gli scali con meno di cinquecento viaggiatori al giorno. In essi non è più prevista la presenza dei wc e del riscaldamento in una logica di razionalizzazione cercando di salvaguardare il decoro e la sicurezza. Queste decisioni puntano a contrastare i danneggiamenti che colpiscono soprattutto le piccole realtà che non possono diventare area di bivacco e di ricettacolo di senza fissa dimora".

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