VERBANIA – 04.07.2015 – Mai come in quest’estate la giustizia
è stata così “bollente”. L’arrivo repentino e prematuro del caldo africano ha colto impreparati gli uffici giudiziari verbanesi. Senza condizionatori d’aria l’ala nuova del tribunale, con le sue vetrate sempre esposte al sole, in alcuni punti è quasi infrequentabile. L’aula udienze B, per esempio, che è collocata nell’angolo orientale del secondo piano, dove il sole batte per tutta la mattina, è una sorta di forno, con caldo e umidità altissimi. Giudici e avvocati, obbligati a indossare la toga, si fanno aria con le carte processuali. Cancelliere e impiegati sudano. Timidamente, ma solo per il timore che incute il luogo, si lamentano anche imputati e testimoni. E non sono meno provati gli agenti della penitenziaria che accompagnano i detenuti in aula e che, sdrammatizzando, liquidano l’afa con una battuta: meno male che tra un po’ ce ne torniamo al fresco.
Mancano tre settimane abbondanti alle “ferie” (tecnicamente si chiama sospensione estiva dei termini) e il bollettino meteo non annuncia tregue. Dal tribunale è così partita la richiesta di aria fresca al padrone di casa, il Comune. Sindaco e giunta, che aspettano di girare la competenza – con relativi costi – del Palazzo di giustizia al ministero (pare da settembre) e che hanno adottato una “dieta” dei consumi energetici (-13% di spese a bilancio) hanno risposto come hanno potuto, con un po’ di comprensione ma con un occhio al portafogli. Ecco così che sono stati ordinati otto condizionatori portatili (3.200 euro in tutto), da piazzare alla bisogna dove servono, negli uffici o nelle aule. La giunta ha deciso di comprarli il 24 giugno. L’altro ieri gli uffici hanno vistato l’acquisto. Ora manca la consegna, che si spera non tardi, anche perché tra il negozio (l’Euronics) e il tribunale, ci sono duecento metri scarsi di distanza.